Il CEO di Adidas risponde alla CCIE in seguito alle segnalazioni di numerosi utenti internet
Qualche settimana fa, la CCIE è stata allertata dai suoi membri: sul sito web di Adidas France non era possibile etichettare le magliette con parole relative all’Islam, mentre erano consentite le equivalenti cristiane e giudaiche (vedi foto). Nella sua missione di lotta all’islamofobia, la CCIE lavora per garantire che tutte le credenze e le sensibilità siano trattate in modo equo. In questo caso, la religione musulmana è stata chiaramente trattata in modo differenziato. La CCIE ha quindi scritto all’amministratore delegato di Adidas per chiedere spiegazioni su questa politica.
Ecco come il marchio si è spiegato nella sua lettera di risposta alla CCIE:
Ti assicuro che in nessun momento noi di Adidas abbiamo inteso favorire una religione rispetto a un’altra. Nel Codice di Condotta Adidas Fair Play, la politica interna più importante di Adidas (disponibile pubblicamente qui), affermiamo esplicitamente che Adidas non tollera alcuna forma di discriminazione, compresa quella basata su caratteristiche religiose.
La CCIE desidera ringraziare tutti i suoi attenti membri che hanno contribuito a identificare e risolvere questo problema. È fondamentale sfidare i marchi e metterli di fronte alle loro responsabilità etiche e sociali.