Due procuratori svedesi hanno rinviato a giudizio due uomini che nell’estate del 2023 hanno profanato più volte il Corano, anche bruciandolo e lanciando insulti ai musulmani.
Sebbene in passato il governo svedese abbia condannato il rogo del Corano in territorio svedese, sottolineando la predominanza della libertà di espressione e di riunione, il procuratore generale Anna Hankkio ha deciso diversamente: ritiene che, a seconda del contesto e delle dichiarazioni, tali atti possano rientrare nella categoria “agitazione contro un gruppo etnico”.